Quando si parla di prestiti finalizzati e non, spesso si sente parlare di tassi di interesse. Conoscerai esattamente che cosa sono i tassi di interesse è di fondamentale importanza, dato che si tratta di un concetto sempre presente nel mondo finanziario. È bene quindi cercare di capire quali sono le sue diverse applicazioni e anche ad esempio come varia in base del tipo di strumento finanziario che si impiega. È importante capire quindi come viene applicato il tasso di interesse ad un prestito di tipo finalizzato, anche per capire meglio quale sarebbe il ritorno dei propri investimenti e formulare in questa maniera una strategia efficace per trovare una soluzione di credito che possa essere davvero conveniente per sé.
I prestiti finalizzati possono prevedere l’applicazione di diversi tassi di interesse, dato che i tassi possono cambiare spesso in base alla tipologia di strumento finanziario che si richiede e su cui si decide di investire, ma anche ad esempio sulla base della banca o della finanziaria alla quale ci si rivolge per la loro richiesta. Il tasso di interesse non rappresenta per forza un costo per i risparmiatori, ma può rivelarsi talvolta anche un vantaggio per i propri investimenti. Vediamo come.
Prestiti finalizzati e interessi: cosa devi sapere
Anche ai prestiti finalizzati vengono applicati degli interessi che possono variare spesso da una soluzione di credito all’altra. Gli interessi in economia rappresentano la somma dovuta come compenso al fine di ottenere una certa somma di denaro in prestito per un certo periodo di tempo. Il tasso di interesse indica quindi il costo del denaro, vale a dire la percentuale dell’interesse che viene applicata su un prestito, e che va a favore di chi ha prestato il denaro, ovvero della banca o dell’ente di credito al quale ci si è rivolti per la loro richiesta. I prestiti possono essere richiesti per motivazioni spesso molto diverse e per far fronte a spese che possono prevedere dei piccoli importi, oppure anche a grandi acquisti come nel caso dell’acquisto di una casa.
I prestiti vengono rimborsati attraverso il versamento di rate mensili che prevedono l’aggiunta alla quota capitale di un’altra quota che viene definita quota degli interessi e che rappresentano un po’ il costo che occorre affrontare per poter provvedere al rimborso del prestito stesso, i quali vanno a favore della banca o della finanziaria che ha erogato il finanziamento. Di solito, alla banca occorre fornire infatti un premio per aver fornito il servizio, ovvero proprio il tasso di interesse. Si dovrà quindi riconoscere un tasso di interesse previsto per i prestiti in denaro. Insomma, il tasso di interesse rappresenta quindi un costo, ovvero il costo del denaro che riceviamo in prestito. È la remunerazione che un prestatore percepisce e il costo a cui un debitore deve far fronte, da aggiungere alla quota capitale.
Chi stabilisce i tassi di interesse?
È molto importante non solo capire come funzionano i tassi di interesse, ma anche chi li stabilisce in base alla tipologia di prestito che si richiede, come nel caso dei prestiti finalizzati. Nel caso dei prestiti offerti da banche e finanziarie, il tasso di interesse è deciso dalle banche stesse, per cui tutte le banche possono accedere ad un premio di riferimento, ovvero l’Euribor, che è un tasso al quale le banche si prestano denaro tra loro, e lo stesso che poi chiedono ai propri clienti che fanno richiesta di un mutuo o di un prestito.
Viene richiesto inoltre anche un ulteriore premio per quanto riguarda il servizio che stanno offrendo, così da poter ottenere un guadagno. L’Euribor è infatti il tasso d’interesse medio delle transazioni che avvengono tra le banche europee. Vuoi saperne di più sui prestiti finalizzati? Puoi consultare questo sito web dedicato ai prestiti finalizzati.